Depressione è un termine entrato ormai a far parte del nostro gergo quotidiano. Tendiamo ad utilizzarlo non solo in caso di un vero e proprio disturbo, bensì anche per descrivere un momento di umore particolarmente triste. Vi è mai capitato durante una giornataccia di dire “Oggi è stata una giornataccia, sono proprio depresso!“?
Vediamo quindi che cosa è davvero la depressione, e quando può effettivamente parlare di Disturbo Depressivo.
Che cosa è la Depressione?
Iniziamo col definire in maniera generale l’umore: è una peculiarità dell’essere umano, e la sua caratteristica principale risiede nel fatto di essere flessibile; di solito, infatti, l’umore flette verso l’alto o verso il basso, a seconda che l’individuo stia vivendo situazioni piacevoli o spiacevoli. Le persone che soffrono di depressione non mostrano questa flessibilità, bensì presentano un umore costantemente flesso verso il basso, indipendentemente dalle situazioni esterne.
Depressione è un termine che viene generalmente utilizzato per indicare la presenza di umore triste, a volte anche irritabile; esso è accompagnato da alterazioni fisiologiche e cognitive che incidono in modo significativo sulla capacità di funzionamento dell’individuo.
L’episodio depressivo tuttavia non sempre coincide con la diagnosi di Disturbo Depressivo Maggiore.
Molte persone possono avere oscillazioni del tono dell’umore più o meno marcate, dovute alle proprie caratteristiche caratteriali; altri disturbi invece presentano la depressione come uno dei sintomi secondari (come osserviamo per esempio nel disturbo bipolare); i sintomi non devono essere inoltre attribuibili a altre cause (per esempio un recente lutto, oppure all’uso di sostanze).
Per effettuare una diagnosi di depressione, inoltre, è necessario che i sintomi causino disagio clinicamente significativo, con una compromissione del funzionamento sociale e/o lavorativo dell’individuo.
Il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM5) indica in maniera molto precisa i criteri necessari per diagnosticare una depressione, e ne definisce differenti tipologie. Per questo è importante che la diagnosi sia effettuata da un professionista.
Incidenza del disturbo
La depressione è un disturbo piuttosto diffuso tra la popolazione generale: sembra, infatti, che ne soffra tra il 10% e il 15% della popolazione.
La depressione è quindi uno dei disturbi psichici più comuni e invalidanti; la percentuale di persone che ne soffrono sembra aumentare costantemente nel tempo. Per questo l’OMS ha previsto che in pochi anni la depressione sarà la seconda causa di invalidità per malattia, subito dopo le malattie cardiovascolari.
Il disturbo depressivo può esordire ad ogni età, con un’età media di esordio intorno ai 25 anni; la frequenza maggiore si osserva tra le donne adulte, mentre tra i bambini non sono evidenziate differenze di genere.
Esso può manifestarsi in diverse forme: alcuni hanno episodi di depressione maggiore isolati, seguiti da molti anni senza sintomi; altri hanno gruppi di episodi, mentre altri ancora hanno episodi sempre più frequenti con l’aumentare dell’età.
La depressione maggiore è associata purtroppo a una elevata mortalità, in quanto fino al 15% degli individui con depressione grave muore per suicidio. Nonostante questi dati, la maggior parte dei soggetti depressi non arriva ad avere sintomi gravi e ideazioni suicidarie, ma lamenta sintomi che spesso non vengono neppure direttamente associati alla depressione (stanchezza cronica, malesseri fisici, irritabilità, apatia, calo del desiderio, ecc.).
I sintomi della depressione
I sintomi della depressione possono essere molti, e non sono necessariamente uguali per chiunque ne soffra.
Per facilitare la loro individuazione possono essere raggruppati in:
Sintomi cognitivi della depressione:
- Ridotta capacità di concentrarsi o prendere decisioni (anche e più banali); possono esserci anche distraibilità o difficoltà di memoria;
- Tendenza molto forte a svalutarsi. La persona tende a incolparsi degli eventi negativi e a rimuginare su piccoli errori passati.
Sintomi affettivi della depressione:
- Generalmente la persona esperisce una marcata tristezza quasi quotidiana, l’umore ed i pensieri sono sempre negativi (il cosiddetto “dolore di vivere“);
- Perdita di piacere nello svolgere hobby o attività che prima la persona amava e ricercava;
- Vi può essere ritiro sociale, abbandono delle occupazioni piacevoli, diminuzione del desiderio sessuale.
Sintomi motivazionali della depressione:
- Marcata affaticabilità, la persona si sente spossata e stanca anche in assenza di attività motoria.
- I più piccoli compiti sembrano richiedere uno sforzo considerevole e può essere ridotta l’efficienza nel loro svolgimento.
Sintomi comportamentali della depressione:
- Appetito aumentato o diminuito. Solitamente vi è una perdita di peso, ma allo stesso modo alcuni individui tendono mangiare di più, come per ricercare conforto nel cibo.
- Aumento o diminuzione del sonno. Alcune persone faticano ad addormentarsi, hanno frequenti risvegli notturni o non si sentono mai realmente riposate, mentre altre dormono molto, fino a sembrare letargiche (ipersonnia);
- Marcato rallentamento motorio: maggiore lentezza nel fare le cose, nell’eloquio, nei pensieri e nei movimenti del corpo; o, al contrario, una spiccata agitazione e incapacità di stare fermi.
Sintomi fisici della depressione:
- Mal di testa, palpitazioni e tachicardia, dolori muscolari, alle ossa, alle articolazioni;
- Sensazione di avere la testa confusa o vuota.
In conclusione:
I sintomi della depressione possono essere talvolta subdoli, tanto che a volte è facile attribuirli a normale stanchezza, stress, nervosismo o problemi lavorativi o personali. È infatti frequente che la persona depressa non riconosca il proprio stato interno, e ritenga invece che esso sia la conseguenza di fattori esterni sfavorevoli.
Come abbiamo detto, non necessariamente tutti i sintomi della depressione sopra citati si osservano contemporaneamente, o con la stessa intensità da individuo a individuo. Essi possono manifestarsi per esempio in maniera acuta e altalenante, oppure in forma leggera ma costante (in tal caso si parla di distimia).
Nel prossimo articolo proveremo ad analizzare le cause della depressione, e i possibili trattamenti per questo disturbo così invalidante.
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